sabato 16 giugno 2007

ricordando lo scorso WE...

Qui di seguito il testo su cui abbiamo lavorato durante lo scorso week end...
Ora, dopo le vostre fatiche, è tutto nelle mani di Giona e Marco per una stesura che si avvicinerà alla definitiva.
Mi raccomando VOI fate i compiti... perché la prossima volta (sabato 23/6 dalle 14 alle 18, domenica 24/6 dalle 10 alle 15) si lavora sui dialoghi mancanti...
Poi la domenica, dalle 18, la mega-festa organizzata dalla mitica Margi & C.

SOGGETTO

In un pomeriggio di fine estate, sta per avere luogo un funerale. Lo capiamo da vari indizi, diverse scene montate le une con le altre in maniera serrata, con molte alternanze:
un sacerdote che si prepara a celebrare la funzione indossando dei paramenti con i colori appropriati, istruisce i chierichetti su come portare un cero o manovrare l’aspersorio dell’incenso, controlla che fuori dalla chiesa ci sia il registro delle firme appoggiato su un tavolino bardato di viola, alza gli occhi al cielo sentendo i commenti di un paio di anziani che non si perdono un funerale e che sono già pronti davanti alla chiesa (“Ah, l’era propi n bravo hom”, “Ma di nen d fularade, l’era n bastard d prima…”);
un carro funebre solca la campagna con al volante un autista non esattamente compreso nel suo ruolo (occhiali a specchio, chewing gum, cravatta allentata, radio accesa), lo vediamo passare più volte lungo lo stesso tratto di strada ma in sensi opposti, consultare una cartina stradale, fumare nervosamente, imprecare;
un autobus percorre più o meno le stesse strade del carro funebre, al volante c’è un autista con l’aria affranta da becchino che ascolta Radio Maria, sull’autobus ci sono molte persone vestite a lutto, un ragazzo vestito da saccopelista pretende di cambiare stazione radio e si crea così una continuità con l’ascolto dell’autista del carro funebre (eviterei la partita perché colloca con troppa precisione lo svolgimento temporale dell’azione, che secondo me è preferibile conservi contorni vaghi, non troppo specificati), ogni tanto su Radio Maria si parla del triste evento che dovrebbe svolgersi, le esequie del compianto… salta la frequenza, questo ci impedisce di capire esattamente l’identità del morto, che resterà nel dubbio fino alla fine, la radio capta una stazione commerciale con musica allegra e frivola, la stessa che ascolta l’autista del carro funebre;
vediamo una donna sul ciglio della strada, abbigliamento vagamente puttanesco, lividi un po’ dappertutto e abiti stracciati, è evidente che ha subito un pestaggio;
l’autista del carro funebre si ferma bruscamente, esce e fa pipì sul ciglio della strada, quando rientra, sul sedile accanto c’è la prostituta ammaccata, lui riparte senza battere ciglio, dopo una brevissima esitazione;
ogni tanto torniamo al prete in attesa al santuario, che, sempre più nervoso e arrabbiato, molla scappellotti ai chierichetti, controlla ossessivamente che tutto sia in ordine, beve golate di vin santo, guarda torvo in vecchietti che spettegolano sul morto;
le immagini si soffermano più dettagliatamente sui passeggeri dell’autobus, in particolare su quelli che sono vestiti a lutto, qui secondo me qualche personaggio va messo più a fuoco, Elvira potrebbe fare il suo show di tentato adescamento di un telepromotore, oppure chiacchierare con qualcuno che ha conosciuto al Ballalinda o con cui si è data appuntamento al Ballalinda, ci potrebbe stare un flash back o un flash forward sulle fantasie romantico-kitsch di Elvira su un ballo appassionato con un tipico draguer de femmes del Ballalinda, ci soffermiamo anche su Bob, sulla coppia di musicisti il lite per la micragnosità degli ultimi ingaggi, lei si difende, non si trova altro che insegnare il tango a tardoni e tardone da balera, che ci si può fare, non è per niente felice di approdare al Ballalinda quella sera ma si deve pur mangiare, nessuno appare sereno, quasi tutti hanno l’aria infelice e sola;
la prostituta, prima rigidissima accanto all’autista del carro funebre, all’improvviso gli appoggia la testa sulla spalla, lui all’inizio è perplesso, quasi schifato, poi si adatta, apprezza quel contatto con un estranea, la lascia stare, le fa addirittura una carezza, così si distrae, salta uno stop e centra in pieno un autobus;
l’autobus e il carro funebre sono fermi, entrambi in panne, allo stesso incrocio sperduto in campagna;
il prete ormai è ubriaco di vin santo, ne ha portata una bottiglia fuori da offrire anche ai vecchietti, i chierichetti giocano a pallone sul sagrato del santuario;
i passeggeri dell’autobus scendono stancamente, osservano il danno insieme al conducente, che per tentare di capire che cosa ci sarebbe da fare armeggia sotto il telaio e si sporca le mani di grasso, Elvira gli attacca un bottone e racconta il suo sogno sull’abito da sposa e le manate di grasso, all’inizio la maggior parte dei passeggeri sembra indispettita dal contrattempo, armeggia freneticamente coi cellulari, che però non funzionano, qualcuno sbatte irosamente il telefonino per terra mandandolo in mille pezzi, una vecchietta estrae dalla borsa di cuoio consunta panini e frittate fatte in casa e li offre a tutti, i due musicisti smettono di litigare perché lei all’improvviso zittisce il marito con un bacio appassionato, gli fa prendere il bandoneon e gli dice di suonare, afferra un passeggero solitario e lo costringe a ballare, piano piano li imitano altre coppie, Elvira e l’autista dell’autobus, la prostituta e il l’autista del carro funebre, Bob e una ragazza incontrata sull’autobus, l’attesa si trasforma in una festa improvvisata, la bara viene utilizzata a mo’ di tavola da imbandire, persino il morto, inquadrato alla fine nella sua bara chiusa, sorride (troppo????).

6 commenti:

Unknown ha detto...

...sarebbe possibile avere sul blog l'elenco dei dialoghi da costruire?! ...la "sagace" dattilografa li ha scritti a altri... ma non per se stessa... e ora ho dei vuoti di memoria... grazie! Buona settimana a tutti!

MARABOTTO Flavio ha detto...

Io ho abbozzato ai dialoghi dei gemelli: Anna e Carlo (questo è il nome che gli ho dato io, visto che non ricordo se i gemelli avevano già un nome). In ogni caso troverete un anticipazione di questi dialoghi sul mio blob:
http://marabottoflavio.blogspot.com/
A presto
Flavio MARABOTTO

Unknown ha detto...

La mitica e splendida Margy ed io "uomo calvo dei cavalli" siamo davanti al computer per dirvi e comunicarvi che domenica 24 vi aspettiamo numerosi compresi amici, parenti e colleghi di lavoro.
si sta cercando di raggiungere un quorum di cento persone per poter vincere un viaggio ad Ibiza per due persone (precisamente per noi due).....Grazie per la collaborazione..... L'uomo calvo dei Cavalli......

Vi ricordiamo che interverrano durante la serata:
- Back to the Best
- Mostra Fotografica
- Bancarelle varie
- Spettacolo di ginnastica Ritmica

A tutti i partecipanti verrà fornita una piccola coperta con una candela per sedersi sul prato e illuminare la splendida serata......stelle nel cielo stelle sul prato.....
Sono gradite vettovaglie e libagioni......

::Cristiana:: ha detto...

Il programma della festa è spettacolare!! complimenti alle eccelse menti che stanno organizzando il tutto. se c'è bisogno di dare una mano ben ben volentieri. ciao a tutti!

MARABOTTO Flavio ha detto...

Sarò senz'altro presente.
Porterò, visto l'occasione, due "PINTUN" di vinello.
Allargherò l'invito alla famiglia.
Ma non potrò fermarmi fino al comparire delle stelle.
Un saluto a tutti.
In particolare all'uomo che sussurra ai cavalli e alla splendida Margi (ancora tanti aguri per il tuo compleanno! Ma tutte le candele sono da mettere sulla torta? Forse sarà meglio invitare anche i Vigili del Fuoco...)
Un simpatico saluto a tutti.
MARABOTTO Flavio

::Cristiana:: ha detto...

Riprendo un po' quanto detto da Flavio: allargo l'invito a un po' di gente, ma soprattutto porterò volentieri laute vettovaglie caserecce, se gradite! Ciao a tutti!